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Francesco
Altro palazzo   21:26, May 24, 2004

Un altro palazzo, più piccolo e meno ben tenuto, è Casa Bruseschi di Pesariis, la casa di una famiglia molto benestante che, giunta- mi dicono- dalla Boemia, vi dimorava dal 1600. Contiene alcuni ritratti, mobili e oggetti caratteristici. Devo dire però che questo luogo mi ha dato un senso molto forte di inquietudine, forse per un delitto che è avvenuto- mi dicevano- nel palazzo accanto ad esso, nel 1945 circa, e di cui sono probabilmente rimaste nei paraggi le vibrazioni .
Francesco
Ritrattistica locale  21:41, May 24, 2004

In questa zona, la ritrattistica raggiunge livelli molto alti nel 1700- come dimostrano i moltissimi ritratti maschili e femminili presenti al Museo Carnico, secondo me tecnicamente eccelsi. Questo, perchè nel '700, ci dicono i racconti storici, la nostra zona era sotto il dominio di Venezia; i contatti con la Repubblica Veneta erano molto frequenti, e i giovani artisti si recavano a studiare a Venezia, sotto la guida di Piazzetta, di Tiepolo, ecc. Poi, nell' 800, col decadere della Serenissima decade anche la pittura; infatti ,i ritratti ottocenteschi del Museo sono, evidentissimamente, molto più piatti, naif e privi di prospettiva, trasparenze e profondità. Tutto ciò smentisce in ogni caso il luogo comune- portato avanti per molto tempo- che la nostra sia stata una zona povera: basta guardare l' abbigliamento e i gioielli dei personaggi dipinti per accorgersi che erano molto benestanti. Questo anche nell' 800. Mi ha colpito fra tutti il ritratto della famiglia Marsilio di Sutrio, dipinto da tale Ariis,dove la madre ha un curiosissimo costume non caratteristico di qui, e mai visto altrove, la cui decorazione , coloratissima e stravagante, sembra simile a quella dei carretti siciliani. La donna non porta un fazzoletto sul capo ( anche ciò è curioso) e ha dei curiosi orecchini dorati dalla forma altrettanto atipica e insolita. Nelle lettere tenute in mano da alcuni personaggi maschili i cui ritratti sono sparsi per il museo, è possibile leggere il loro nome e la professione svolta. Curiosa l' esistenza- non solo a Tolmezzo- di molti avvocati e notai.Molti mi pare nella zona di Sutrio. Una scritta in latino- sul fondo (spesso scuro e privo di oggetti o ambientazione)dei ritratti presenti al museo- indica l' età del personaggio raffigurato. L' età media per le donne è ventotto anni.
Francesco
altri ritratti  21:48, May 24, 2004

tra i più curiosi: quello di tale abate Leonardus Morassi, di anni XXVIII, dallo sguardo intenso e febbricitante,quasi un John Travolta del 1700. Esecuzione tecnica direi molto buona. Ritratto di donna della famiglia Crosilla ( ?) di Ovaro, il prototipo della donna locale del '700,anche nel costume, con quel rosso della camiciola sottostante il gilè così caratteristico di qui.Si trova nella sala dove c'è il letto matrimoniale con Gesù Bambino dipinto sulla testiera, e alle pareti anche san Pietro e san Paolo, due quadri di Nicola Grassi. Ritratto di uomo con il " gozzo", importante perchè dipinto da Napoleone Pellis ( lo si vedeva al Museo fino a qualche ano fa, ora forse è nei magazzini, ottimo chiaroscuro, espressivissimo). ( segue, probabilmente...)
Francesco
Per spezzare  21:53, May 24, 2004

sentita di fronte al portone delle Magistrali di Tolmezzo, all' inizio di un anno scolastico, forse l' 81- 82 una ragazza parla a un' altra, con aria da Madonna pentita): " ooh... Dio diodio...nuf mès!!! Come las gravidas!"
Francesco
Altri ritratti  22:23, May 24, 2004

Scrive Valentino Ostermann ne " La vita in Friuli" che un' antica credenza locale vuole che, a far ritrarre i bambini, si provochi loro la morte. In effetti una mia amica di Amaro mi ha riferito di aver sentito dire: " j vevi dit, jò, di no fa fa il cuadri!!" ( come dire: porta sfiga). Altro ritratto curioso del museo carnico, quello di Amabile De Caneva, della zona di Ovaro, con in braccio sua figlia, e accanto un' altra donna con a sua volta una bimba piccola in braccio.Il tutto di piccole dimensioni, circa un 40 x 60.Quadro ottocentesco, molto naif, ingeuo.Sullo sfondo, una scritta rivela l' identità e l' età delle persone raffigurate. Un quadro molto bello è il ritratto della signora Teresa Buttazzoni, di Tolmezzo. Questa bella dama in nero,giovane,vestita con eleganza, ci viene raffigurata a un tavolino con i suoi oggetti da cucito, minuziosamente descritti. Si vede che non è una donna del popolo, ma una signora borghese, forse aristocratica. Dipinto da Andrea Lexer, autore- assieme a Silvestro Noselli di Raveo- anche di altre raffigurazioni di personaggi della zona. Un altro ritrattista imoprtante fu Antonio Schiavi. Al museo ci sono delle sue scene bibliche ( non male) e il bellissimo ritratto della signora Linussio di Paularo, con un giro di perle, o due, attorno al collo,mirabilmente descritte; un costume- non costume per i suoi colori atipici ( marrone, nero e ocra invece che rosso e altri colori) Questo dipinto- secondo me uno dei migliori dal punto di vista tecnico, e come molti altri appeso accanto a quello del consorte della donna, si riconosce anche perchè, a differenza di molti altri del Settecento,la donna ha il capo scoperto. I capelli sono raccolti. Nella stanza degli oggetti religiosi, un curioso altare trompe-l'oeil dove vengono simulate pittoricamente delle colonne di marmo. Sempre di NIcola Grassi, il maestoso, trionfale, settecentesco ritratto di Jacopo Linussio,dall' espressione piena di sicurezza e soddisfazione, recante la scritta " videtur ex se natus" ( sembra si sia fatto da sè). In un altro dipinto più scolastico e meno buono tecnicamente, di autore ignoto, troviamo lo stesso personaggio raffigurato nel suo stabilimento tessile assieme alle sue numerose filatrici.
Francesco
altre cose da vedere.  22:36, May 24, 2004

A Socchieve, la chiesetta di San Martino, di Gianfrancesco da Tolmezzo, 1500, vero scrigno dipinto all' interno, stupisce per quanto siano intatti i colori e le dorature, esecuzione direi molto buona. Per chi non l' avesse vista, la Pieve di San Floriano ( chiedere le chiavi in canonica a Tolmezzo), con un altare ligneo ( Domenico da Tolmezzo) veramente non male. Però per andarci bisogna, parcheggiata la macchina a Illegio, percorrere mezz' ora di cammino nel bosco. Vista ottima da lassù. Per chi volesse andarvici, non male artisticamente la chiesa di Terzo- frazione di Tolmezzo-, se ben ricordo con un altare ligneo e altre piacevolezze; tra le varie chiese di qui, mi ha colpito per la bellezza del suo interno. La chiesa di Santo Spirito di Chiusini, a Piano D'Arta; interno molto piacevole, esterno atipico e curioso dal punto di vista architettonico.
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